Storia dell’Opera Artigiane Cristiane

Storia dell’Opera Artigiane Cristiane”

Sabato 23 marzo, alle ore 16, la BBC Gradara presenta al “Palas Vitrifrigo Arena-Pesaro”
il diario manoscritto di Annetta Talevi trascritto e commentato a cura di Antonia Proietti

Nell’ambito di “InsiemeSì 6° Expo di Primavera”, promosso dalla BCC di Gradara, verrà presentato il diario manoscritto dalla consacrata Annetta Talevi, intitolato “Storia dell’Opera Artigiane Cristiane”, trascrizione a cura di Antonia Proietti. La pubblicazione del volume è stato possibile grazie al contributo della BCC Gradara ed è stata fortemente voluta dall’Associazione turistica Pro Loco di Candelara per la sensibilità dimostrata all’argomento dal presidente Fausto Caldari e dal responsabile della Comunicazione e delle Relazioni Andrea De Crescentini.

Le ricerche hanno preso avvio nel marzo 2012, grazie alla sollecitazione dell’associazione “Il megafono delle donne” di Ancona. Nei sopralluoghi fatti negli ex-laboratori di Candelara e Novilara avviene il rinvenimento di un piccolo quadernetto manoscritto da Annetta Talevi che ripercorre la storia dell’Opera; fu il vescovo di Pesaro Gaetano Michetti all’epoca ad invitarla a scrivere la storia di queste consacrate.

Il manoscritto è scritto in un elegante corsivo, che si insegnava nella scuola italiana del primo Novecento. In poche pagine racconta l’intera storia dell’Opera “Artigiane Cristiane” con un linguaggio semplice ed essenziale, che fa riflettere per la saggezza e la profondità ed emoziona con immagini felici, suscitando il desiderio di saperne di più. La storia narrata riguarda i due laboratori di Candelara e Novilara, l’opera pia, la ditta societaria artigianale in evoluzione, le insegnanti, le apprendiste (circa 340 ragazze) ed infine la vita epica di Egizia Bazzigaluppi Bargossi. Tutto ebbe inizio nel 1928 a Novilara, con l’aiuto del parroco Terenzio Cecchini, che colse subito l’importanza dell’iniziativa; successivamente nel 1942 il parroco di Candelara, Elio Franca, volle aprire una succursale dell’istituto nella sua comunità. Il suo successore Nicola Alegi si impegnò a ricostruire la sede dell’Opera dopo la guerra. Annetta scrisse il diario negli anni Ottanta, quando la produzione era ancora fiorente ma i bilanci chiudevano spesso in passivo e non tanto per la mancata vendita, quanto per gli alti costi di produzione; tale andamento portò alla chiusura nel 1989.

La Pro Loco in questi anni ha musealizzato gli spazi dell’ex-laboratorio di Candelara, creando il Museo PAC, ed ha avviato una catalogazione dei materiali ivi conservati nonché la realizzazione di un catalogo digitale di materiale fotografico e di raccolta delle memorie delle donne. Il Museo PAC è visitabile a richiesta contattando la Pro Loco al 0721286693.